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Rischi specifici nelle attività che espongono a tensioni elettriche pericolose

La norma che tratta i requisiti e le prove degli attrezzi a mano pensati per operare in sicurezza nei lavori elettrici è la CEI EN IEC 60900:2019. Si applica agli attrezzi isolati. Ovvero isolanti e ibridi. Utilizzati per i lavori sotto tensione e in prossimità di parti in tensione con tensione fino a 1.000 V in c.a. e 1.500 V in c.c.

I prodotti progettati e fabbricati in base a questo documento contribuiscono alla sicurezza degli utenti.

Chiaramente condizione che siano utilizzati da personale qualificato e in conformità con metodi di lavoro sicuri.

I guanti isolanti, a condizione che siano stati *conservati nelle condizioni di stoccaggio raccomandate, devono essere testati entro 12 mesi dalla data di produzione . Tutti i guanti isolanti messi in servizio devo essere testati ogni 6 mesi.

Prima dell’utilizzo e tra un utilizzo e l’altro: conservare i guanti nella loro confezione originale, oppure in una borsa per elettricista quando non vengono utilizzati. Non comprimere né piegare i guanti. Tenere lontano da calore diretto, tubazioni di vapore, radiatori o altre fonti di calore artificiale. Tenere lontano dalla luce diretta del sole, dalla luce artificiale o da altre fonti di ozono. Immagazzinare alle temperature indicate dal fabbricante.

  • folgorazione (comunemente detta “scossa”): “è il passaggio di una forte corrente elettrica attraverso il corpo. Può avere diversi effetti: da un leggero formicolio all’arresto cardiaco; le ustioni sono le lesioni più comuni. La gravità di una scossa elettrica dipende da: intensità, tensione e frequenza della corrente; resistenza del corpo (superficie di contatto, spessore della pelle, peso, salute, sesso, umidità ..); tempo di esposizione durante il quale il corpo rimane nel circuito; tipo di corrente (alternata o diretta). I dispositivi di protezione isolanti sono in grado di offrire una protezione adeguata contro le scosse elettriche fino ad un certo voltaggio”;
  • sviluppo di un arco elettrico: “può rappresentare un pericolo a causa dell’elevato calore generato, dell’esplosione dell’aria rapidamente riscaldata, dalla vaporizzazione di metalli e dall’intensa emissione di raggi ultravioletti. I danni prodotti all’organismo sono di tipo termico (ustioni) e meccanico (fratture, danni agli organi interni). La contrazione muscolare involontaria può provocare movimenti bruschi e pericolosi, cadute e altri incidenti. I materiali ignifughi, ‘flame retardant’ o, meglio, specificamente testati all’arco possono offrire una protezione adeguata”.

Veniamo dunque ad alcuni dispositivi di protezione individuali e attrezzature isolanti: guanti/manicotti; calzature; elmetti/visiere; tappeti; attrezzi isolanti; tubi, coperte.

Questi invece DPI e attrezzature di protezione contro l’arco elettrico: abbigliamento ignifugo; guanti/manicotti; elmetti/visiere; coperte.

In particolare, i guanti isolanti “sono i DPI più importanti per i lavori elettrici: sono la prima linea di difesa con le parti sotto tensione; possono essere utilizzati come protezione diretta (lavori a contatto) o secondaria (in abbinamento ad attrezzi isolanti)”.

Queste sono le principali caratteristiche “secondo la norma EN 60903:

  • guanti isolanti da utilizzare con sopra guanto per protezione meccanica;
  • guanti isolanti ‘composite’ con protezione meccanica inclusa (prove specifiche ad abrasione, taglio, perforazione e strappo): Test indipendenti dimostrano l’ottima resistenza dei guanti composite all’arco elettrico;
  • 6 categorie (00, 0, 1, 2, 3 e 4) a seconda della tensione di utilizzo raccomandata: da 500 V a 36.000 V AC;
  • 4 proprietà speciali: A (acido), H (petrolio), Z (ozono), R (A + H + Z), C (temperatura molto bassa): non si tratta di guanti con resistenza chimica: la ratio è che i guanti devono garantire la protezione elettrica anche dopo essere stati a contatto con determinate sostanze chimiche (e.g. fuoriuscite da trasformatori o batterie) o esposti ad agenti esterni”.

Altri dispositivi di protezione:

  • maniche isolanti: “sono utilizzate per prevenire contatti con parti sotto tensione nella parte superiore del braccio. Sono utilizzate in abbinamento ai guanti isolanti e offrono lo stesso livello di protezione. La norma di riferimento è la EN 60984;
  • elmetto: indossare l’elmetto serve per prevenire il rischio di lesioni dalla caduta di oggetti o colpi alla testa; gli elmetti di sicurezza devono soddisfare la norma EN 397. Gli elmetti di sicurezza idonei per le operazioni elettriche fino a 1000 V AC devono soddisfare i requisiti previsti dalla norma EN 50365. Tali elmetti, quando utilizzati insieme ad altri equipaggiamenti di protezione isolanti, impediscono che correnti pericolose percorrano il corpo delle persone attraverso la testa;
  • visiere: indossare visiere od occhiali serve a proteggere il viso da aggressioni meccaniche (ad es. proiezioni di schegge), chimiche (ad es. spruzzi o polveri) o radiazioni. Nello specifico, per una efficace protezione da arco elettrico, solo le visiere sono in grado di offrire una protezione adeguata (norma EN 166, simbolo ‘8’)”;
  • calzature isolanti: “gli stivali o le scarpe isolanti proteggono l’utilizzatore contro le scosse elettriche impedendo il passaggio di corrente pericolosa attraverso i piedi”. Questi DPI devono soddisfare la norma EN 50321 che prevede due classi di protezione e “prove dielettriche sulla calzatura completa (non solo la suola!). Esistono anche sopra-calzature (da indossare sopra le calzature da lavoro) che soddisfano la norma”;
  • abbigliamento protettivo arco elettrico: l’intervento ricorda che per determinare i DPI adeguati alla protezione dall’arco elettrico occorre considerare diversi parametri e dunque “un’accurata analisi del rischio è fondamentale per scegliere una protezione adeguata”. La principale norma di riferimento è la IEC 61482-2 “Indumenti di protezione contro gli effetti termici dell’arco elettrico”.

Sono vietati lavori sotto tensione:

  • sotto pioggia, neve o grandine
  • in ambienti bagnati
  • in presenza di ripetute scariche atmosferiche (a meno che l’installazione non sia alimentata da una rete totalmente in cavo interrato e il lavoro si svolga all’interno)
  • scarsa visibilità

Principali cause di incidente nei lavori elettrici in bassa tensione

  • cortocircuito tra parti vicine per accidentale interposizione di attrezzi e materiali metallici (arco elettrico)
  • interruzione di carichi consistenti senza l’uso di organi di manovra (arco elettrico)
  • mancato uso o inadeguatezza di dpi e attrezzature di protezione
  • mancato rispetto delle distanze di sicurezza o di protezioni dalle parti adiacenti in tensione su cui non si sta operando
  • andata in tensione di masse dell’impianto per guasto o cedimento dell’isolamento
  • fare scavi o trapanazioni senza verificare l’assenza di cavi
  • avvicinamento a linee aeree ( es: manutenzione del verde con ple)
  • uso di acqua vicino ad attrezzature e/o impianti elettrici
  • organi di collegamento mobili danneggiati o usati in maniera non conforme
  • accesso di personale non autorizzato ad aree a rischio
  • andata in tensione di masse dell’impianto per guasto o cedimento dell’isolamento

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