Approvato il nuovo accordo sulla formazione in materia di salute e sicurezza
Sancito l’Accordo Stato-Regioni sulla formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro Conferenza Stato-Regioni – Seduta ordinaria del 17 aprile 2025. Qualche anticipazione sui contenuti.
Ai grandi ritardi in materia di norme e indicazioni sulla formazione alla salute e sicurezza sul lavoro, siamo purtroppo abituati. Come ricordato in una nostra recente intervista, pubblicata nell’articolo “ Come sta cambiando la formazione sulla sicurezza in Italia?”, già uno dei primi Accordi in materia di formazione, quello del 2011, era arrivato con più di tre anni di ritardo.
Con il nuovo atto del 17 aprile 2025 in sede di Conferenza Stato-Regioni, che ha finalmente “sancito” il nuovo Accordo ‘finalizzato alla individuazione della durata e dei contenuti minimi dei percorsi formativi in materia di salute e sicurezza’, si chiude un altro lungo ciclo caratterizzato dalle modifiche al d.lgs. n. 81/2008 ( legge 215/2021 di conversione del decreto-legge 146/2021) e da un Accordo previsto e atteso entro il 30 giugno 2022. Un Accordo che avrebbe dovuto accorpare, rivisitare e modificare gli accordi attuativi del decreto 81 ‘in modo di garantire:
a) l’individuazione della durata, dei contenuti minimi e delle modalità della formazione obbligatoria a carico del datore di lavoro;
b) l’individuazione delle modalità della verifica finale di apprendimento obbligatoria per i discenti di tutti i percorsi formativi e di aggiornamento obbligatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro e delle modalità delle verifiche di efficacia della formazione durante lo svolgimento della prestazione lavorativa.
b-bis) il monitoraggio dell’applicazione degli accordi in materia di formazione, nonché il controllo sulle attività formative e sul rispetto della normativa di riferimento, sia da parte dei soggetti che erogano la formazione, sia da parte dei soggetti destinatari della stessa’.
Un ciclo costellato di confronti istituzionali, di testi che sembravano di imminente pubblicazione (la “ bozza definitiva”, elaborate a maggio 2024 dal Ministero del lavoro), di continui rinvii dell’Accordo. Una lunga attesa che sembrava sottovalutare la necessità e l’urgenza di riordino e aggiornamento di uno strumento, la formazione, così importante per rendere efficaci le strategie di prevenzione di infortuni e malattie professionali.
Il nuovo accordo sulla formazione in materia di salute e sicurezza
Le principali innovazioni dell’Accordo 2025
1. Unificazione e razionalizzazione normativa: l’Accordo sostituisce integralmente gli Accordi Stato-Regioni vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, creando un unico corpus regolatorio per la formazione in materia di sicurezza.
2. Formazione le figure fondamentali del sistema della prevenzione:
– operatori addetti all’uso di attrezzature di lavoro per cui è richiesto il “patentino” (con ampliamento delle tipologie rispetto all’elenco previsto dal D.Lgs. 81/2008, art. 73 e Accordo 22/02/2012).
3. Progetto formativo strutturato: introdotta una metodologia vincolante per l’elaborazione del progetto formativo, che dovrà definire obiettivi, contenuti, durata, modalità didattiche, valutazione dell’apprendimento, aggiornamento e verifica dell’efficacia, in coerenza con la valutazione dei rischi e l’organizzazione aziendale.
4. Didattica a distanza: regole per videoconferenza e formazione e-learning: videoconferenza sincrona ammessa per tutti i corsi teorici, con requisiti tecnici e modalità di tracciabilità della partecipazione.
E-learning consentito per i contenuti dei moduli base e di aggiornamento (ma non per i preposti), secondo uno standard tecnico-didattico nazionale conforme ai criteri già introdotti dall’Accordo del 2012, ma oggi resi più stringenti in termini di tracciabilità, tutoraggio e valutazione finale.
5. Durata e contenuti minimi armonizzati: ogni percorso formativo (iniziale e di aggiornamento) è stato ridefinito per garantire omogeneità nazionale, personalizzazione in base al rischio, e aggiornamento continuo dei contenuti sulla base dell’evoluzione tecnico-normativa e organizzativa.
Un’occasione preziosa per l’evoluzione culturale della prevenzione
Tratto da Punto Sicuro




