Valutazione rischio architettonico
Le infrastrutture edilizie giocano un ruolo importante per la sicurezza e la salute dei lavoratori, poiché edifici e spazi di lavoro consentono e condizionano le attività e i comportamenti ad essi associati, al pari degli impianti e delle attrezzature rappresentando, nello stesso tempo, oltre al contesto fisico nel quale la produzione si realizza, anche veri e propri mezzi di supporto, necessari alla qualità e all’efficienza della produzione.
Il rischio connesso alle componenti architettoniche riguarda la probabilità che gli elementi tecnici e ambientali dei sistemi edilizi e degli spazi esterni ad essi connessi, nei quali si svolgono le attività di lavoro, possano determinare condizioni di pericolo per la salute e la sicurezza degli operatori in ragione delle loro caratteristiche tecnico-costruttive e del loro stato di conservazione, manutenzione e utilizzo.
E dunque in un rischio architettonico così definito gli aspetti di cui occuparsi riguardano le “prestazioni di sicurezza e benessere degli ambienti”, nella convinzione che “assicurare queste qualità negli edifici e degli spazi aperti” possa garantire agli occupanti le condizioni per soddisfare le loro prerogative sia personali, cioè fisiche e mentali, che sociali e materiali, tutelando, in altre parole, la salute.
Si indica poi che “l’assenza di unitarietà, la disomogeneità nella predisposizione dei fattori e dei parametri e delle modalità del loro controllo, insieme con la consapevolezza della generale carenza nella individuazione di molti degli elementi architettonici che possono provocare condizioni di pericolo per gli utenti”, ha orientato l’attività di ricerca verso la messa a punto di criteri di selezione e valutazione dei rischi legati agli aspetti architettonici che superassero le indicazioni fornite dalla norma allo scopo di considerare, in modo sistematico e globale, i diversi fattori ambientali e gli elementi della costruzione che determinano il complesso delle prestazioni di sicurezza degli ambienti di lavoro.
La sicurezza d’utenza in edilizia
Ci soffermiamo in particolare sulla “sicurezza d’utenza in edilizia”, cioè “l’insieme delle condizioni dell’organismo edilizio che assicurano un livello accettabile di incolumità degli utenti”.
Per comprendere l’ampiezza del concetto di sicurezza in edilizia “può essere utile fare riferimento al Regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 Marzo 2011, che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione. Secondo tale regolamento le opere di costruzione, nel complesso e nelle loro singole parti, devono essere adatte all’uso cui sono destinate, tenendo conto in particolare della salute e della sicurezza delle persone interessate durante l’intero ciclo di vita delle opere”.
Tre requisiti essenziali delle opere da costruzione
Tre dei sette requisiti essenziali delle opere da costruzione (gli altri attengono ad aspetti legati al controllo della salute, del comfort e della sostenibilità ambientale) riguardano la sicurezza:
- la Resistenza meccanica e stabilità, “in riferimento alle azioni cui l’edificio può essere sottoposto durante la costruzione e l’utilizzo. Dette azioni devono essere tali da non provocare crolli e deformazioni di importanza inammissibile, non devono produrre danni ad altre parti dell’opera o alle attrezzature principali o accessorie in seguito a una deformazione di primaria importanza degli elementi portanti, o non devono produrre danni accidentali sproporzionati alla causa che li ha provocati”;
- la Sicurezza in caso di incendio “secondo cui, in caso di incendio, la capacità portante dell’edificio deve essere garantita per un periodo di tempo determinato, la produzione e la propagazione del fuoco e del fumo all’interno delle opere o nei confronti di opere vicine devono essere limitate, gli occupanti devono poter lasciare l’opera o essere altrimenti soccorsi”;
- la Sicurezza e accessibilità nell’uso, “secondo cui le opere di costruzione devono essere concepite e realizzate in modo che il loro funzionamento o uso non comporti rischi inaccettabili di incidenti o danni, come scivolamenti, cadute, collisioni, ustioni, folgorazioni, ferimenti oltre a dover garantire l’accessibilità e l’utilizzo da parte di persone disabili”.
Gli altri requisiti
Gli altri requisiti:
- “Igiene, salute, ambiente”: “le opere di costruzione devono essere concepite e realizzate in modo da non rappresentare, durante il loro intero ciclo di vita, una minaccia per l’igiene o la salute e la sicurezza dei lavoratori, degli occupanti o dei vicini e da non esercitare un impatto eccessivo, per tutto il loro ciclo di vita, e cioè durante la loro costruzione, uso e demolizione, sulla qualità dell’ambiente o sul clima”.
- “Protezione al rumore”: “il rumore cui sono sottoposti gli occupanti e le persone situate in prossimità dell’edificio deve mantenersi a livelli che non nuocciano alla loro salute e tali da consentire soddisfacenti condizioni di sonno, di riposo e di lavoro”;
- “Risparmio energetico e ritenzione del calore”: “le opere di costruzione e i relativi impianti di riscaldamento, raffreddamento, illuminazione e aerazione devono essere concepiti e realizzati in modo che il consumo di energia richiesto durante l’uso sia moderato, tenuto conto degli occupanti e delle condizioni climatiche del luogo”;
- “Uso sostenibile delle risorse naturali”: “le opere devono essere concepite, realizzate e demolite in modo che l’uso delle risorse naturali sia sostenibile, anche grazie all’uso di materie prime e secondarie ecologicamente compatibili”.
Cosa comprende il rischio architettonico
Il rischio architettonico comprende inoltre:
- benessere e le condizioni di rischio
- interazione uomo-ambiente costruito per individuare i fattori di rischio.